Conservazione

Centro tutela specie minacciate

Il Parco Faunistico Valcorba partecipa a programmi internazionali di allevamento e conservazione di specie minacciate di estinzione (EEP-ESB) e collabora da anni con il Corpo Forestale dello Stato nucleo CITES, dando supporto tecnico e ospitando animali provenienti da sequestri. Nel corso degli anni Il Parco Valcorba ha partecipato alle campagne di sensibilizzazione proposte da EAZA.

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I progetti di conservazione che noi sosteniamo

 

Salviamo gli orsi della luna

AAF è una istituzione di assistenza agli animali fondata da Jill Robinson nel 1988 e registrata presso il governatorato di Honk Kong. Ha status di associazione assistenziale anche in UK, USA e Germania.
AF, diretta da personale specializzato che risiede in Asia, si è dedicata a trovare soluzioni costruttive all’apparente insormontabile problema del cambiamento ambientale, nel quale vengono a trovarsi oggi gli animali. La ricerca di queste soluzioni si basa su un progetto strutturato in tre fasi, l’ultima delle quali è l’educazione, al fine di generare un cambiamento nelle abitudini della gente, motivandola a vivere in pace con gli animali.
Animal Asia Foundation sta lavorando con le autorità e la popolazione della Cina e Vietnam per porre fine alla crudele i inutile “fabbrica della bile “ che vede più di 15000 orsi intrappolati in piccolissime gabbie e privati con metodi atroci della loro bile importante per la medicina tradizionale cinese .AAF lavora inoltre con medici per promuovere la conoscenza di medicinali erboristici alternativi all’uso della bile di questi animali. Gli orsi salvati sono riabilitati in una riserva – santuario in Chengdu nel sudest della Cina e a Tam Dao nel nord del Vietanam.
Il parco Valcorba ha adottato una di questi orsi : Mimì
Attraverso delle attività didattiche domenicali raccogliamo fondi da inviare all’associazione AAF per il mantenimento di Mimì e dei suoi compagni

www.animalsasia.org

 

Save the Caissara

Il Parco Faunistico Valcorba collabora con il Parco Zoo Punta Verde di Lignano Sabbiadoro sostenendo il progetto SAVE THE CAISSARA. Il progetto nasce nel 2004 grazie ad una collaborazione tra il Parco Zoo Punta Verde e l’IPÊ (Instituto de Pesquisas Ecológicas), organizzazione brasiliana operante in campo ambientale. Nel corso degli anni questo incontro ha permesso di effettuare ricerche su campo a favore del Leontopiteco testa nera (Leontopithecus caissara), piccola scimmia appartenente alla famiglia dei callitricidi Il Caissara è attualmente considerato gravemente minacciato e se ne contano circa 400 esemplari. Lo scopo del progetto è quello di cambiare il suo status da gravemente minacciato a minacciato.A tale scopo è stata coinvolta l’intera popolazione locale attraverso uno studio socio-economico al fine di creare delle risorse alternative evitando pertanto le attività illegali che porterebbero alla distruzione dell’habitat con la conseguente estinzione di questa piccola scimmia.

www.puntaverdeinsitu.org

 

Progetto Ibis eremita

Il Parco Faunistico Valcorba è in contatto con il Waldrapp Team per realizzare un rapporto di collaborazione a sostegno dell’Ibis eremita (Geronticus eremita). Il Parco Valcorba diventerà una delle tappe degli ultraleggeri che accompagnano gli ibis nelle aree di svernamento. Nel corso del progetto Waldrappteam genitori adottivi umani sostengono il ruolo degli uccelli adulti. Piccoli ibis vengono quindi allevati dai genitori adottivi e abituati a seguire gli ultraleggeri.La migrazione guidata dall´uomo è parte di uno studio di fattibilità alla base degli indirizzi generali di reintroduzione (IUCN Reintroduction Guidelines).

www.waldrapp.eu

 

Progetto Volohasu bambù

Il progetto Volohasy avrà luogo nella foresta di Maromizaha nella Regione Alaotra-Mangoro, nella porzione centro-orientale del Madagascar. Questa zona protetta appartiene al corridoio verde di Ankenihery-Zahamena (CAZ), una superficie di 420.000 ha, istituita nel 2005 in quanto bcino di incredibile ricchezza biologica che ospita circa 300 comunità umane. La foresta è anche denominata “foresta pluviale degli alberi dragoni di Maromizaha”, in riferimento ad alcune specie vegetali appartenenti alla famiglia delle Liliacea, chiamate Dracena, o più comunemente “alberi dragone”. Il Progetto nasce con l’intento di combattere la perdita di habitat forestale, che rappresenta la prima causa di estinzione delle specie, in particolar modo di lemuri, in Madagascar. Negli ultima 150 anni, infatti, la comunità scientifica ha assistito ad una rilevante perdita degli ecosistemi forestali, a causa di pratiche di agricoltura slash and burn (tavy) e del taglio illegale di legname per la produzione di carbon / materiale da costruzione. L’intento principale è quello di affiancare a un’ampia azione di roforestazione delle zone degrate della foresta di Maromizaha, un’intervento mirato alle specie vegetali appartenenti alla famiglia del bambù, risorsa fondamentale per specie come I lapalemu griseus e Prolemu simus.

 

Let it grow

La campagna di sensibilizzazione ‘LET IT GROW’ è stata promossa da tre grandi associazioni scientifiche europee: EAZA (European Association of Zoo and Acquaria), ECSITE ( European network of science centre and museums) e BGCI ( Botanic Gardens Conservation International).

La campagna focalizza la sua attenzione sulla conservazione della biodiversità nel continente europeo.
Infatti se in molti conoscono i pericoli che minacciano le specie nei punti caldi del nostro pianeta, come le foreste pluviali, pochi sanno che anche le specie native europee sono in forte pericolo e non conoscono le cause della loro scomparsa..

La campagna si propone di rendere le nostre comunità dei “paradisi” per le specie locali di animali e piante e quindi mira a preservare gli ecosistemi in modo da proteggere il nostro continente dalla perdita di biodiversità e dall’invasione delle specie aliene.

La campagna mira a trasformare le sorti della natura del nostro continente secondo tre livelli di azione:

  • Aumentare la consapevolezza sulla biodiversità, che cos’è e perché è così importante
  • Invitare le comunità e le persone a dedicare maggiore spazio alle specie autoctone nei giardini, nei parchi, sui balconi, …
  • Dedicare delle giornate ai censimenti della biodiversità locale

www.letitgrow.eu

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